La torre di Tanabrus

Did you miss me?

Never letting go


Sesta puntata della seconda stagione di Pretty little liars.
Che con questo episodio precipita in fondo al burrone.

 

Penso che sia la peggiore puntata della serie.
Lenta, soporifera e inutile.
A parte qualche accenno sporadico, la storia non procede di un centimetro.

Tutto è incentrato sulla sfilata di beneficienza, con Mona che nella pratica sbatte fuori dalla direzione Spencer occupandosi lei di tutto.
E con la madre di Alison che chiede alle bitches di indossare i vestiti di Alison stessa.

E le quattro sceme che lo fanno, pur sapendo di essere il bersaglio di A.

Ho passato il tempo tra gli sbadigli, dicendomi che l’unico modo in cui potevano cercare di salvare una puntata troppo trash per essere umanamente accettabile sarebbe stato quello di far arrivare un messaggio di A durante la sfilata.
E così, bene o male, è stato.

Intrigante come la carrellata di foto di Alison sullo sfondo sia sfociata nell’infernale e nella musica pesante, con scritte riguardanti malvagità, mostri, puttanelle e quanto altro.
E con un messaggio solo per le quattro, una volta rimaste sole, con cui A spiega loro che “suoi i vestiti, suo il gioco, sue le regole”.

Prevedibilissimo.
Sconvolge diversa gente, ma non manda nei guai nessuno, a ben vedere. E l’unica cosa che uno può immaginare di vedere come spunto per il futuo è il lentissimo evolversi del Jason-thing, con il padre di Spencer che sembra avere vecchi conti in sospeso con la madre di Alison, riguardanti proprio Jason.

 

Orrenda puntata, lo ripeto.

20 luglio 2011 - Posted by | Pretty little liars, Serie tv

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